Le reti si calano dove c'è il plancton

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Le reti si calano dove c'è il plancton

Come si pesca con le reti in uno spazio ampio come quello del lago Maggiore?

Il Verbano non è solo il secondo lago d’Italia per superficie (dopo il Garda) con 212 km² ma è pure il secondo lago d’Italia per profondità (dopo il Lario) con 372 metri.

Anche nel grande lago il problema è riuscire ad individuare dove i pesci stanno ad alimentarsi. Dove c’è il cibo ci sono i pesci e questi punti variano con le stagioni del lago. Lasciando perdere i periodi di divieto di pesca delle diverse specie durante la riproduzione (ogni pesce ha il suo periodo), e quindi quando i pesci si radunano in zone ristrette e particolari per deporre e fecondare le uova, la presenza di pesci è determinata dall’alimentazione.

Alla base della catena alimentare del lago c’è il plancton: sia il fitoplancton che, soprattutto, lo zooplancton. Il primo è formato da organismi vegetali, magari unicellulari; il secondo da organismi viventi come minuscoli crostacei (Daphia spp, soprattutto).

Lo zooplancton a sua volta si nutre del fitoplancton che staziona in zone diverse del lago a seconda delle temperature, della luce e dell’ossigeno disciolto.

La vita nel lago profondo è concentrata nella fascia di temperatura che favorisce il metabolismo del plancton, di solito tra la superficie e i 120-150 metri di profondità. Al di sotto, non arriva la luce (in realtà per l’uomo è già buio sotto i 40-50 mt) ed è molto lento il rimescolamento degli strati termici del lago.

La profondità del plancton è sui 100 mt in inverno, quando la superficie è più fredda e il rimescolamento degli strati termici ha fatto sprofondare l’acqua più ossigenata di superficie. Ma in primavera risale seguendo l’innalzarsi della temperatura e il rimescolamento degli strati termici.

Nel mese di maggio, lo strato di plancton è sui 30 metri e si sposta verso il centro e il sud del lago. A giugno sale fino a 2-3 metri. A luglio e agosto ritorna in profondità per risalire a settembre e iniziare a spostarsi verso nord-nord est.

Così lavarelli e bondelle, agoni e gardon, seguono i banchi di plancton in questi spostamenti. E i predatori come siluri, trote, salmerini) seguono questi banchi di pesci.

È lì che il pescatore deve aspettarli con le sue reti.

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